Guarda lassù sulla grondaia!

Sono giorni che nei cerchi parliamo di magie di primavera e raccontiamo storie di nidi e di uccelli. 

Oggi un nuovo regalo: una coppia di piccioni sta facendo il nido sulla grondaia. Proprio lì dove sono stati messi i dissuasori loro hanno deciso di costruire il loro nido utilizzando gli spuntoni di metallo come struttura portante. 

Come trasformare il limite in possibilità!

Con un gruppo di bambin* ci fermiamo ad osservarli a lungo con attenzione. 

Uno (sarà il maschio?) scende continuamente a terra per raccogliere rametti, aghi di pino e tutto il materiale necessario. Torna sulla grondaia e passa con il becco il materiale all’altro che non si allontana mai dal nido (sarà la femmina?) e che tesse tra loro i materiali.

Con * bambini* osserviamo i tempi di volo, la raccolta, il passaggio becco-becco tra i due, la tessitura con il becco e le zampe. Alcun* propongono di allontanarsi per non disturbarli, altri vogliono aiutare i piccioni lasciando in terra dei fili di lana. Altri comunicano con loro attraverso la grondaia. Osserviamo e poi arriva un piccolo stimolo dalla maestra: “vogliamo provare a passarci dei rametti bocca-bocca come fanno loro?”

E dopo aver sperimentato alcuni passaggi in coppia, ecco aprirsi liberamente l’infinito mondo del gioco spontaneo ed esperienziale: il gruppo di bambin* decide di raccogliere il materiale per costruire un nido. Proprio come la coppia di uccelli maestri. 

Ed eccol*: hanno messo ali e becco e svolazzano per il giardino. Ciascuno torna con in bocca un rametto, un filo d’erba, un ago di pino, una foglia, e senza usare le mani, lo posa con cura sulla panchina. Vanno e vengono, in un’eccitazione allegra e giocosa, finché non scelgono di iniziare la costruzione del  loro nido.

Eccol* intenti ad intrecciare, legare, unire, incastrare, posare, comporre insieme, discutere, accordarsi. 

Non possono mancare alcuni fiori a dare un tocco di colore a quest’opera collettiva di manualità fine e fine collaborazione tra aspiranti uccelli. 

Il nido è fatto: “Dove lo mettiamo?”, “Su un albero, sul piccolo ulivo” 

E dopo la creazione manuale, ecco prendere vita un nuovo flusso di creatività: una famiglia di piccioni raccolta intorno al nido che trasforma alcuni pneumatici in altri nidi. Madre, padre, figli, fratelli, sorelle. Svolazzano, entrano, escono, si coccolano, intrecciano, giocano.

Il gioco simbolico in cui diventare uccelli, in cui essere uccelli. Ecco l’apprendimento incarnato e giocoso dell’arte del tessere rametti e relazioni, nel libero volo dello sguardo, del corpo e della fantasia.

Ecco l’apprendimento in cui l’osservazione e la sperimentazione si fondono, in cui l’esperienza in natura si fa insieme conoscitiva, cognitiva, psicomotoria, affettiva, relazionale, emotiva, espressiva: un’esperienza che non dimenticheremo mai. 

Ecco l’Educazione Esperienziale: uno dei cuori dell’Outdoor Education 

E mentre la coppia di piccioni continua instancabile a fare il nido per l’arrivo dei cuccioli… “Plof! Luna ha fatto l’uovo!”

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: